PET TERAPY
Ovvero un rapporto UOMO - CANE / MAN - DOG relationship
Un breve cenno merita l'utilizzo degli animali da cortile ed in particolare del cane nel recupero di patologie psicomotorie negli umani di tutte le età, nel beneficio quotidiano per i cardiopatici, nell'importante effetto leva del gioco-stimolo per i bambini con problemi di crescita ed apprendimento scolastico, infine come placebo e coadiuvante delle terapie farmacologiche (in America molti ospedali pediatrici hanno aree dedicate a piccoli animali con i quali i pazienti possono intrattenersi; Addirittura anche in alcuni comuni italiani si sta studiando l'inserimento dei cani nelle case di riposo per anziani).
Al di là del gioco e del tempo libero dedicare del tempo ad un cane è un veicolo di crescita per i bambini: è inizialmente un catalizzatore del gioco poiché lo innesca, lo stimola e vi partecipa ma sopratutto il bimbo ricava le migliori esperienze quando viene reso responsabile o compartecipe della vita e del mantenimento del cane. Senza considerare quando il cane diventa un allargatore dell'universo del bimbo e che lo porta a socializzare, se è introverso, perché altri bambini vorranno conoscere il suo "amico" (anche fra gli adulti succede: è frequente la scena nei films di due che si conoscono al parco perché i loro cani legano, nei quotidiani incontri).
Vi siete mai chiesti perché la DICHIARAZIONE DI GINEVRA 6/9 Settembre1995 incoraggia la presenza di animali e cani nei curriculum scolastici e perché buona parte dei cartoni animati e dei libri di favole hanno come soggetti gli animali?? Il gioco inerme non ha lo stesso effetto-leva oltretutto (dice Antonio Machado Teixeira, noto psicologo) il cane da stabilità affettiva ed emozionale, acquisizione di responsabilità ed organizzazione comportamentale e questo è un ottimo coadiuvante per bambini che hanno difficoltà di inserimento scolastico, di scarsa concentrazione o applicazione allo studio.
Nella vita di un bimbo poi ci sono vari momenti critici: la morte dei nonni, la malattia di un parente, la nascita di un fratellino, il disaccordo fra i genitori, le prime pulsioni sentimentali, i giudizi dei grandi... frasi che spesso i genitori sono impreparati ad affrontare anche per la scarsa presenza in casa. Ecco che il cane sempre presente, che diventa una frizione con l'esterno, un rifugio naturale per ansie e paure, il confidente personale, l'amico che non ti tradisce mai, che non ti giudica mai, ma che ti ascolta sempre (un cane guarda sempre negli occhi colui che gli parla, quasi segua le parole!).
L'importanza terapeutica nel caso dei portatori di handicap, di persone colpite in qualche modo cerebralmente e quindi con necessità di recupero psico-motorio è nota: lanciare una palla ad un cane ha dato più risultati di tante ore di riabilitazione fisioterapica.
Il cane ha anche una funzione rilassante attraverso le carezze che gli si possono fare quando ti si siede accanto. Il suo ritmo di vita e il vincolo della passeggiatina arriva a combattere, i mali del secolo come ipertensione ed infarto, perché costringe anche i più grandi al moto quotidiano e regolare: si riduce la produzione di adrenalina e altri ormoni corticosteroidi o ormoni dello stress con il risultato di minore pressione arteriosa, un ritmo cardiaco più lento, ecc...
Negli anziani con la compagnia e la sicurezza della presenza di un cane si ottiene un progressivo riacquisto di interesse nei confronti del domani: il cervello sotto l'effetto di emozioni produce delle molecole (endorfine) che aumentano le difese immunitarie.